Finché ci sarà una sola donna minacciata in quanto donna, noi non avremo pace. (Lidia Ravera)
Immagine realizzata dalla ex studentessa del Liceo “Vittoria Colonna” Maria Laura Olivieri
25 novembre 2021: Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il 25 novembre, con l’obiettivo di sensibilizzare e incentivare la consapevolezza che la violenza contro le donne, oltre a rientrare a pieno titolo nella violazione dei diritti umani, è una forma di discriminazione dovuta a una persistente condizione di disuguaglianza tra uomini e donne. La Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne, approvata dall’ONU nel 1993 all’art.1, descrive la violenza contro le donne come: «Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata.» Inoltre le disparità di genere costituiscono uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo sostenibile, alla crescita economica e alla lotta contro la povertà, per cui tra gli obiettivi dell’Agenda 2030 vi è: “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”.
Il Liceo “Vittoria Colonna”, nei 16 giorni di attivismo che precedono la Giornata mondiale dei Diritti Umani (10 dicembre), invita tutta la comunità scolastica a testimoniare con forza la propria adesione al NO alla violenza sulle donne, contribuendo a mettere in atto azioni e riflessioni per incentivare la cultura del cambiamento.
La scuola è uno spazio privilegiato in cui contrastare gli stereotipi di genere, alla base di una visione distorta dei rapporti fra uomini e donne; educare al rispetto, al riconoscimento e alla tutela delle differenze significa mettere in discussione la cultura ed i rapporti sociali che sostengono la violenza.
Per tutte le violenze consumate su di Lei,
per tutte le umiliazioni che ha subito,
per il suo corpo che avete sfruttato,
per la sua intelligenza che avete calpestato,
per l’ignoranza in cui l’avete lasciata,
per la libertà che le avete negato,
per la bocca che le avete tappato,
per le ali che le avete tagliato,
per tutto questo:
in piedi, Signori, davanti ad una Donna.